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Almeno 33 morti in raid Israele su una scuola a Gaza

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Una delegazione israeliana sarà oggi al Cairo per negoziare la liberazione degli ostaggi in cambio di un cessate il fuoco per la Striscia

E' salito ad almeno 33 morti il bilancio di un raid aereo israeliano condotto questa notte contro la scuola Fahmi Al-Jarjawi a Gaza City trasformata in un rifugio per sfollati palestinesi. Lo ha reso noto l’Agenzia di protezione civile di Gaza. “Il numero dei martiri nel massacro della scuola Fahmi Al-Jarjawi, nel quartiere Al-Daraj di Gaza City, è di almeno 33, con decine di feriti, soprattutto bambini, tra cui diverse donne”, ha dichiarato Mahmud Bassal, portavoce dell’agenzia, all'Afp.

Altre 19 persone sono state uccise a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, dove un raid israeliano ha colpito l'abitazione di una famiglia palestinese.

Idf: "Terroristi nella scuola attaccata a Gaza, centro comando di Hamas"
Per l'Idf c'erano ''terroristi chiave'' nascosti all'interno della scuola ed è per questo che l'esercito israeliano l'ha colpita. Le Idf hanno affermato che la scuola veniva utilizzata da Hamas e dalla Jihad islamica palestinese come centro di comando. "Il centro di comando e controllo è stato utilizzato dai terroristi per pianificare e raccogliere informazioni al fine di compiere attacchi terroristici contro i civili israeliani e le truppe dell'Idf nella zona", ha dichiarato l'esercito in una nota. L'esercito israeliano ha sostenuto di aver adottato "molte misure" per mitigare i danni ai civili, tra cui l'uso di munizioni di precisione, sorveglianza aerea e forme di intelligence.

Le Idf hanno inoltre segnalato che tre razzi sono stati lanciati questa mattina dal sud della Striscia di Gaza e uno è stato intercettato prima che attraversasse il confine con Israele. Gli altri due, ha spiegato l'esercito israeliano, sono caduti all'interno della Striscia di Gaza.

Il punto sui negoziati
Una delegazione israeliana sarà oggi al Cairo per negoziare la liberazione degli ostaggi in cambio di un cessate il fuoco per la Striscia di Gaza. Lo riporta il canale di notizie saudita Al-Hadath.

Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa egiziana Al-Ghad, si sono registrati dei ''progressi'' nei negoziati indiretti tra Israele e Hamas per arrivare al cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e alla liberazione degli ostaggi ancora trattenuti nell'enclave palestinese. Al-Ghad spiega che i progressi riguardano il quadro proposto dall'inviato speciale degli Stati Uniti in Medio Oriente, Steve Witkoff. Il piano prevede il rilascio, da parte di Hamas, di 10 ostaggi in vita e la riconsegna di 16 corpi in cambio di un cessate il fuoco di 60 giorni.

Secondo l'agenzia di stampa Al-Ghad, Hamas chiede anche il rilascio di tutti i palestinesi di Gaza dalle carceri di Israele, sia quelli arrestati prima del 7 ottobre 2023, sia quelli detenuti dopo l'attacco.

Il giornale israeliano Haaretz, citando una propria fonte ben informata, scrive che gli Stati Uniti stanno esercitando ''forti pressioni su Israele affinché metta fine alla guerra a Gaza''. In particolare un ''messaggio'' in tal senso sarebbe stato consegnato da Witkoff al ministro israeliano degli Affari strategici Ron Dermer durante il loro incontro a Roma a margine dei colloqui tra Iran e Usa sul programma nucleare di Teheran venerdì scorso.

Haaretz ha cercato conferme presso lo staff di Dermer e l'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che però hanno rifiutato di commentare. Dermer è il più stretto collaboratore di Netanyahu.

 

26 Maggio
Autore
Redazione

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